Sabato sono stata a Lucca Comics & Games e voglio dire a tutte le famiglie che ho incrociato e che si lamentavano e quelli che lo fanno anche online che non è un posto per voi.
Se ci venite lo fate a vostro rischio e pericolo. Se inoltre non vi sapete organizzare, peggio per voi.
Per capirsi ecco qualche informazioni su di me&l’evento:
- Vado a Lucca Comics dal 1993 (ovvero dalla prima edizione già parecchio piena di gente). Ci andai con mia madre all’epoca e poi continuai con gli amici per tutta l’adolescenza.
Dopo questa overdose degli anni ’90 mi sono data una calmata e ora ci vado ogni tanto, con calma e senza ansie. - Non sono una cosplayer e non sono una grande esperta di fumetti. Diciamo che mi barcameno con destrezza in questo mondo. Non sono una fanatica, ma i fanatici mi divertono.
- Il Signor Fai Ammodino invece è un pelino più fanatico, aspetta l’evento per tutto l’anno e non perde un’edizione. Quindi so, se lo accompagno, che le regole sono le sue. Che o ci diamo appuntamenti a una certa ora in un certo punto oppure faccio quello che piace a lui senza rompere le scatole.
- Odio la gente nella folla. Gli adolescenti irriverenti li prenderei a schiaffi e a pedate i bambini che ti pestano e non ti chiedono scusa.
Tutto questo fa sì che l’anno che decido di partecipare assumo una modalità zen, perché è l’unico modo per divertirmi.
Ovviamente mi organizzo bene, che è anche più importante. Quindi:
- Faccio i biglietti online (5 minuti di fila per ritirare i braccialetti alla biglietteria della stazione, quella più affollata).
- Mi preparo dei panini per il pranzo e mi porto tanta acqua (perché notoriamente Lucca non è una città economica e perché così so che non devo morire di fame se non ho voglia di fare la fila al panificio più buono della città – noto ad almeno la metà dei partecipanti).
- Siccome non ho voglia di stiparmi in treno con gli adolescenti, vado in macchina pur sapendo che spenderò di più e che farò un bel po’ di fila. Ci tengo a precisare che, con il parcheggio obbligato cui ci hanno costretto quest’anno, per uscire da Lucca alle 18 non abbiamo fatto NESSUNA fila!
- Parto per tempo (quest’anno alle 9 da Pisa), so che c’è chi parte prima.
- Mi metto scarpe comode perché starò tanto in piedi.
Quest’anno, con questi accorgimenti, nonostante io abbia scelto il giorno metereologicamente peggiore, ovvero sabato, mi sono divertita un sacco!
Sono anche riuscita a mangiare la super schiacciata del forno buonissimo, a bere un caffè con soli 5 minuti di fila e anche a prendere un gelato.
Avrei raggiunto la massima soddisfazione offendendo i genitori isterici in fila accanto a me, ma il Signor Fai Ammodino me l’ha impedito. Lo fa sempre. È cattivo.
Quando poi però leggo un post come Lucca (mani)Comics, mi viene da ridere e, come previsto dall’autore, m’incazzo.
Ma mica perché critichi Lucca Comics (ce ne sarebbe una e via da dirgli), ma perché vai in mezzo al delirio, con due creature, senza organizzarti e poi te la prendi anche con la struttura.
Ti faccio qualche esempio:
Hai un blog, quindi presumo tu abbia un minimo di dimestichezza con internet: fare i biglietti online ti faceva schifo? Io li ho fatti la sera prima a mezzanotte. Quindi fattibile anche con una decisione presa all’ultimo minuto.
Pensavi davvero seriamente di sederti a mangiare in centro? Ma sai fare i conti? L’anno scorso, il giornale con cui tu collabori, ha scritto di 156 mila visitatori in 4 giorni (per una città di 87mila abitanti!!!). Inoltre, nell’indice dei link a sinistra leggi “code nei bar nei ristoranti tavolini tutti al completo”.
A parte che secondo me quest’anno la situazione era decisamente meglio di altri anni, ti consiglio solo un altro articolo, sempre del giornale con cui collabori.
Insomma, io concordo sul fatto che questo nostro paese è poco attrezzato per le famiglie, i disabili e in generale per garantire pari opportunità a tutti quelli che hanno difficoltà, permanenti o temporanee che siano. Ma non pensi che una parte di questi problemi sia anche causati dai cittadini che si aspettano sempre la pappa scodellata?!
A quanto pare no!
Ma se anche tutto quello che ti ho detto non ti avesse convinto, voglio chiederti un’altra cosa: ma con tutte quelle procaci cosplayer non ti è venuto il dubbio che l’equazione fumetti&giochi-bambini non sia più la stessa del tempo del Corriere dei Piccoli?
14 Comments
VI è sfuggito un punto che sta nelle premessa. Ma mi pare che invece che essere un merito mi fa fa fare la figura del coglione. E questo la dice lunga, Lavoro per 3 testate giornalistiche partners della manifestazione. Nemmeno lo dovevo il biglietto online, bastava che chiedessi anche un pass a ciscuna delle 3 testate ed entravo aggratisse con tutta la famigliola al seguito. Non mi piace farlo, non l'ho mai fatto, non è nella mia natura e mai lo sarà. Gli anni precedenti sono andato da solo e ho pagato, anche quando ero in vari stands a lavorare o a FIRMARE FUMETTI (che scrivo), perché quello che per voi è svago e passione, per me è LAVORO. Il 30 novembre esce l'ultimo mio libro, un fumetto di 90 pagine, ma questa non è la sede per farmi pubblicità (nemmeno questo mi piace e resto nel vago – chiaro che in privato se volete vi dò tutti i dettagli). Tornando a bomba: ma voi gli artifici narrativi retorici li conoscete? Ho voluto scrivere un pezzo (non era voluto, è capitato) con gli artifici della retorica per raccontare la giornata TIPO di una famiglia TIPO che poteva trovarsi in quelle condizioni. Chiaro; mi ci sono trovato davvero, ma è stato DIVERTENTISSIMO. Un abbraccio, Pisani!
Ah! Sul mangiare in centro: io al ristorante mi ci sono seduto (e non c'era nessuno o almeno, c'era poca gente quando sono arrivato). Non ci hanno servito perché, siamo in Italia, ci avevano gli AMICHETTI, che sono arrivati dopo e hanno mangiato prima! Non è come intendi tu, che non sono riuscito ad entrare: il prezzo del menù era "selettivo darwiniano". Ma siccome IO non esco MAI, non faccio VACANZE e vado aggiro con una C3 di cinqu'anni fa, UNA VOLTA mi potevo permettere anche di sedermi al ristorante e lasciargli 150 euro. Il nodo è che MENOMALE non ci hanno servito e noi NON S'E' PAGATO, La mi' moglie era incazzata (aveva fame), io ho detto: "C'è andata di LUSSO, vai"!!
AH! Ci sono anche gli adulti che pestano i bambini e non chiedono scusa, non solo il contrario come scrivi. Sai che c'è? Non credo che abbiate figli, te e Fai Ammodino. Se ne riparla quando ne avrete? Vedrai come Vi cambiera ir Mondo e come cambierete VISUALE!! Anch'io andavo ar concerto dell'U2 a ReggioEmilia con 200mila persone (altro che Ligabue). E com'era figo. Più calca c'era e meno mi lamentavo, dormivo in terra e m'importava una sega. Se mi pisciavano in collo ero anche contento. Poi, credetemi, con un figliolo (o due, o tre) il mondo vi cambia. E vi passa la voglia di fare gli spavaldi ne' blogghé. Ve lo dice Tato. Ciaoo!!!!!!!!!!!!
Io e Fai Ammodino siamo la stessa persona e no, non ho figli. Sono sicura che mi cambierà la prospettiva, penso che la dovrò cambiare io per prima, anche.
Coi bambini e gli adolescenti però ci ho lavorato e so che loro non hanno quasi mai colpa, se ti pestano e non chiedono scusa è perché nessuno gli ha insegnato a farlo.
Se non ho figli è anche perché penso che un sacco di gente li faccia senza sapere cosa voglia dire educarli (non crescerli, EDUCARLI). Ovviamente con questo non mi riferisco a te, non ti conosco e non ti critico se non per quello che hai scritto.
L'unica cosa che penso dopo tutte queste risposte è che forse te la sei presa un po' a male e un po' troppo sul personale, per essere solo un artificio retorico.
Caro Marmugione,
hai passato una giornataccia con la famigliola e questo mi dispiace molto.
Non sono uno dei più strenui difensori del Lucca Comics, tutt'altro: negli ultimi anni l'ho visto peggiorare alquanto, all'inseguimento del modello Comicon all'americana, coi suoi pregi e i suoi difetti. E pure io ci ho passato una giornata di merda niente male, ma per ben altre ragioni che non sto qui a raccontare.
Probabilmente Lucca non è il teatro ideale, anzi sì. Forse è la dimensione della città-teatro che non si adatta più bene alla manifestazione e alla piega che ha preso negli ultimi anni. Per non parlare dei lucchesi, ma questo è un discorso più complesso.
Detto questo, così come non tutti si possono permettere il lusso di ottenere l'ingresso gratis, non tutti possono permettersi di lamentarsi su un blog di livello nazionale di una giornataccia pianificata male e con aspettative sbagliate fin dall'inizio.
Se rinunci al primo privilegio, pregiati di rinunciare anche al secondo, o quantomeno beccati qualche critiche dalle migliaia di visitatori che -anche se pure io non li capisco più- che ci sono andati preparati, motivati, sapendo cosa aspettarsi.
Capisco la crisi creativa, la necessità di avere qualcosa da scrivere per la testata a cui devi fornire qualche contenuto di tanto in tanto, ma quel che mi viene da dirti è: la prossima volta fatti dare l'ingresso gratis, se vuoi bene ai tuoi figlioli, oppure organìzzati.
Così, mi sembri quello che mi caò sull'uscio e poi la rivoleva.
Con affetto, eh, non sono un tuo accanito fan ma t'ho visto scrivere cose migliori.
Dimenticavo: se poi invece ti ci sei divertito, non si capiva affatto: dall'artificio all'artificioso il passo è talmente breve che a volte spinge a farsi domande sulla sua utilità.
Dell'artifizio, intendo.
No, no. Le troppe risposte te l'ho date perché t'ho risposto dal cellulare e dovevo dividere perché sennò non capivo cosa ti scrivevo. Se l'avevo presa sul personale non ti rispondevo nemmeno ;-D e te l'ho date per imitare il tuo "processo" frase per frase (le foto del tuo blog sezionate come hai fatto te, te lo dio, non mi riesce metterle).
questione di punti di vista e aspettative… io a Lucca ci sono stata con la famigliola e con altri amici con figli. siamo andati per fare i "turisti" non abbiamo preso i biglietti per i padiglioni perché non la trovo un'attività da fare con i bimbi (piccoli). vale la pena solo il padiglione di lucca junior nel cortile della provincia. (costo 6 euro mi sembra per gli accompagnatori). in definitiva grande confusione ma l'organizzazione l'ho trovata buona, anche a pranzo siamo stati fortunati abbiamo mangiato all'ora giusta (all'una…) e speso circa 35 euro in 4. forse abbiamo avuto fortuna. mia figlia di 4 anni ha voluto un palloncino con il quale avrà rovinato almeno una ventina di foto ai cosplayers…però apparte questo tutto bene!!! se devo veramente trovare un punto critico….sono i bagni!!! file, code chilometriche, gestori e commercianti scocciati… che pretendono di vedere "lo scontrino" mentre sei in fila per il loro bagno…che immancabilmente è in condizioni pietose……non che sia colpa loro – ovviamente – ma andrebbe ripensata la questione toilette!!
Era un appuntamento fisso negli anni del liceo quando serviva anche come scusa per "buare". A 16-20 lo vedevo bellissimo poi, si sà, le passioni cambiano, si legge meno fumetti (purtroppo) e non sono più andata anche perchè non ho più la serenità zen che, come hai scritto, bisogna metterci.
Questo commento è stato eliminato dall’autore.
Per i bagni forse capisco, io ho usato quelli chimici (tantissimi a giro per la città) e mai più di 3 minuti di fila. Devo dire però che non ho idea di quanto sia fattibile usare un wc chimico per una bambina di 4 anni.
Ma almeno, da questo punto di vista la città non ha colpa, piuttosto la hanno gli adulti che vanno nei bar piuttosto che nei bagni chimici (e fanno fare la fila a voi!)
Sono felice che tu abbia eliminato il commento, perché a me è arrivato via mail e non l'ho trovato affatto corretto (nel senso di sgarbato e nel senso di sbagliato).
La prossima volta, per favore, verifica le fonti: questo blog non è anonimo. Manca solo il mio indirizzo di casa, ma se vuoi te le do, così ti offro una tisana e ne parliamo con calma, perché la tua mi sembra una reazione un po' eccessiva.
Manco fossimo pisani e livornesi 😉
"Quindi so, se lo accompagno, che le regole sono le sue. Che o ci diamo appuntamenti a una certa ora in un certo punto oppure faccio quello che piace a lui senza rompere le scatole."
IL POPOLO VUOLE LOLLINI COME EDUCATRICE DELLE FOLLE!
Che insegni alle ragazze che devono camminare una giornata a indossare scarpe comode! Che insegni a chi và con un fanatico a non rompere perchè per il fanatico è un momento importante e bello! Che insegni che se un evento/programma televisivo/spettacolo ti offende o non è adatto a famiglie, puoi cambiare canale/non andarci piuttosto che scocciare! Vogliamo LOLLINI come censore degli organismi di censura!!!
(mi sono fatto prendere la mano e sono andato anche fuori tema…però ecco….il concetto si capisce….!)
Ho dei dubbi: è un commento di approvazione o una presa per il culo? Comunque diciamo che Lucca C&G è uno dei pochi spazi sacri concessi al Signor Fai Ammodino e viene solo una volta l'anno, quindi se lo può meritare… Ma viene comunque minacciato, tipo i bambini con babbo Natale: "Okkio, che se non fai il bimbo bravo, vengo a Lucca Comics e ti scateno il Totoro imbelvito contro"…
Per le scarpe è gioco facile, sui tacchi non ci so stare nemmeno du' minuti.